Chi siamo

Non parlo di me. Sarebbe inutile. Mostro quello che ho fatto. Rivelo quello che penso.

E cerco di far nascere, accompagnato da voi, ciò che ho in mente di fare.

Indifferenza e ignoranza sono certamente lo status che ha causato il declino della coscienza nelle persone.

Lo spaventoso iato fra il benessere di pochi e l’indigenza della maggioranza, la sperequazione alimentare e sanitaria emergono dagli aridi numeri statistici che quotidianamente ci vengono forniti da fonti affidabili e responsabili.

Anno dopo anno lo sperpero e il culto dell’inutile sono sempre più spinti, la mancanza di discernimento e il disprezzo delle comuni regole del buon senso sono tangibili e ci avvolgono con spirali sempre più strette.

E queste spire finiscono col soffocare il nostro pianeta, ormai stravolto e devastato ai limiti della reversibilità.

Nel disordine becero e colpevole, l’arte ha assunto una funzione che sempre più spesso è di ribellione e accusa, con voci differenti che si sforzano di essere ascoltate: unica speranza dietro una fine ormai annunciata, ineluttabile qualora questo spontaneo singulto di denuncia rimanesse inascoltato.

L’amore per l’arte che intride queste pagine è quindi istintivo e intellettuale, complicato e semplice. È amore per questi artisti che compongono una vera e propria lingua del cuore, accarezzata, piegata e scolpita con una sensibilità sempre vigile. Sono pagine di quando la vita è una continua scoperta, esplorazione dell’identità altrui e ricerca della propria, di quando l’arte incarna un atteggiamento verso il mondo pronto ad aprirsi a ogni esperienza, a godere ogni gioia, a esporsi a ogni ferita.

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